"Ho parlato con un po' di persone" ha raccontato Clijsters, "sentivo sempre più forte questo desiderio di riprovarci, anche se ogni tanto spariva quando stavo a casa con i bambini. Allora ne ho parlato anche a mio marito. Lui mi ha detto: smetti di pensare al perché vuoi rientrare, chiediti solo 'perché no'. E' stato decisivo".
Non c'era risposta a quella domanda, "perché no", che è la più difficile per chi è stato campione e si ritrova a fronteggiare gli effetti dello scorrere del tempo. E' la domanda che ha spinto Martina Navratilova a tornare in singolare nel 2001, dopo sei anni di assenza, a quasi 45 anni. E ad andare avanti in doppio fino alla soglia dei 50.
E' la domanda che mette di fronte ai fili sospesi di una storia, al desiderio di vedere cosa c'è più in là, se il limite si può spostare ancora un po'. E' il gusto per la sfida, sostenuto da una conoscenza delle sottigliezze del gioco e delle avversarie, alimentata da frequentazione diretta e dagli anni trascorsi come opinionista e commentatrice in tv.
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